Fa impressione vedere questi pini scolorati, senza più verde (che sembrano usciti da un incendio) mentre si viaggia ad esempio lungo la Cristoforo Colombo: all’altezza della tenuta presidenziale gli alberi vanto, davvero, del bosco, sono l’ombra di loro stessi. All’attacco non sfuggono i pini di Castel Fusano e di diversi parchi, anche in periferia, come quello di Spinaceto (cui si riferiscono le immagini qui).
La situazione è d’allarme, tanto che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha reso obbligatoria la lotta alla cocciniglia tartaruga, con il Decreto del 3 giugno 2021 recante “Misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell’organismo nocivo Toumeyella parvicornis ( Cockerell ) (Cocciniglia tartaruga)”. Il che significa che tutti i proprietari dei suoli dove crescono i pini, pubblici ma anche privati, devono agire in fretta.
Sembra che a Roma, il Comune abbia messo in campo oltre 6 milioni di euro per salvare i pini. Ci riuscirà e basteranno queste risorse? Anche perché non è molto economica, si aggira attorno ai 50 euro, una apposita iniezione nel tronco dell’albero in cui viene fatto veicolare l’insetticida chiamato Abamectina, il trattamento endoterapico che al momento sembra sia l’unico davvero efficace e che eviterebbe il taglio indiscriminato dei pini orgoglio di Roma.