Gli agapanti conquistano Alassio

agapantiNel 2022 (anzi, nell’edizione, la XVIII, unificata, 2020-2022) è arrivata al top nel concorso del network “Il parco più bello”: è Villa La Pergola di Alassio che i Grandi Giardini Italiani ha eletto capitale europea degli agapanti. Perché? I giardini della villa, definiti “meta di impareggiabile bellezza che affaccia sull’acqua”, in questo periodo vedono proprio gli agapanti protagonisti assoluti di questa oasi verde. Del resto, qui crescono migliaia di esemplari di tale pianta, formando la più grande collezione in Europa per vastità e varietà diverse, circa 500, tutte certificate dalla SOI – Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

agapantiGli agapanti sono stati messi a dimora durante la fase di restauro dei giardini dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone con Silvia Arnaud Ricci: li si può ammirare in diversi punti del parco, nei terrazzamenti e lungo le stradine interne di collegamento fra gli stessi. Durante la fioritura di questa incredibile collezione, la zona si tinge di scenografiche pennellate ricche di colore, di diverse sfumature di blu, azzurro e bianco a ricordare le onde del mare della Riviera Ligure, sul quale il Parco affaccia.

Ma “chi sono” gli agapanti? Originari dell’Africa meridionale, gli Agapanthus furono introdotti a Villa della Pergola già a fine Ottocento dai primi proprietari inglesi, addirittura prima che gli venisse attribuito nel 1905 dal Congresso Botanico della Nomenclatura di Vienna il loro nome ufficiale. Tra gli agapanti della Villa, ci sono le varietà ‘Adelaide’, ‘African Moon’, ‘African Skies’, ‘Ankara’, ‘Anneke’, ‘Antibe’, ‘Apple Court’, ‘Aquamarine’… solo per citare qualche nome, poiché la collezione è in continuo aggiornamento.

In luglio, oltre a questi leggiadri fiori che ricordano stelle, ci sono loti, ortensie Annabelle, ninfee tropicali e blu, che in agosto saranno seguiti da oleandri, hibiscus, lantane, strelizie… una gioia per gli occhi e l’anima.

In altri periodi dell’anno, il giardino di Villa La Pergola ha altre fioriture dovute alle sue collezioni, le 34 varietà di glicini, le 40 dei profumati agrumi, i mirti secolari, le rose banksiae, la preistorica Wollemia nobilis, la pianta venuta dal passato, unica specie di Wollemia della famiglia delle Araucariaceae.