Esploratori urbani a Roma: 15 trekking per scoprire l’altra bellezza della Capitale

È possibile diventare veri e propri esploratori, ma urbani, a Roma, la città più descritta al mondo, da ogni punto di vista? Qualcuno risponderà: “no, ormai già è stato detto tutto!”. Ma ciò non è affatto la verità. Lo dimostra Carlo Coronati, che si definisce in molti modi, come montanaro o esploratore appassionato di sci fuori pista, e che ci accompagna passo dopo passo a scoprire il lato verde e anche incredibilmente selvaggio, della Capitale.

UrbaniLo fa con il suo “Roma, guida insolita per esploratori urbani (Edizioni Il Lupo)”. Qui racconta 15 itinerari trekking urbani: l’obiettivo? Vagabondare nei parchi, nelle periferie, beandosi tra street art e borghetti in salsa romana. Ma cosa sono, esattamente, questi trekking urbani (se qualcuno non lo sapesse ancora o neppure lo possa immaginare)? Passeggiate lente nei meandri segreti di questa città che continua sempre a offrire un ricco menu di itinerari storici, archeologici, architettonici, paesaggistici, grazie ai quali svelare le bellezza inaspettate spesso semplicemente dietro la porta di casa. Lo scrittore non è nuovo, a raccontare tutto questo, tanto è vero che lo ha già affrontato nel suo libro del 2014, “Roma Una vera bellezza”, sempre delle Edizioni Il Lupo, con il quale pensava non ci fosse nulla da aggiungere ai percorsi urbani romani e invece… E magari questa sua ultima fatica non sarà proprio l’ultima tra i ghirigori nascosti di Roma, pronti a raccontare ancora molto… Scrive Coronati: “Ho ripreso a immaginare, sognare ad occhi aperti di fronte a questa città così piena di contraddizioni, di luoghi sconosciuti, di meandri di verde, di angoli di dolcezza, e come un bambino, con un giocattolo nuovo da smontare, ho ripreso a far scorrere le ore camminando, cercando di rimontare questo giocattolo chiamato Roma…”

Suggerimenti Urbani

Così, da queste passeggiate (sono i piedi il mezzo migliore per questa mobilità dolce, “meglio delle bici e dei monopattini”) in cui “soffermarsi, tornare indietro, fotografare, parlare con le persone, curiosare senza disturbare, dimenticare e aggiungere un particolare, sperare di portarci la persona amata”, sono usciti fuori 15 suggerimenti urbani per “rintracciare angoli silenziosi, verdi, irripetibili”. Un primo consiglio per questi itinerari tra i 12 e i 15 km? Utilizzare i mezzi pubblici, perché l’auto diviene come “un’ancora, una sorta di laccio, che non ci lascia liberi di pensare oltre, ci distrae, ci obbliga a tornare alla partenza”. I 15 trekking sono pensati per chi ha voglia di gironzolare, di darsi una meta ma anche di ritornare sui propri passi, assaporare pause e accelerazioni, un po’ come fanno i flâneur, termine francese con cui si indica qualcuno che, tra le vie di Parigi (dove sembra sia stata inventata questa filosofia), è guidato dal tempo “che ti scorre nei piedi, ma soprattutto dagli occhi, dal tuo fiuto”, spinti da suoni, odori, curiosità. Ma qui noi “divaganti” o “gironzolanti”, perché flâneur non ha una vera e propria traduzione italiana, di tutto questo ce ne abbiamo un bel po’, tra le strade di Roma. Ciascuno di questi itinerari urbani è accompagnato da una scheda tecnica che ne disegna la tipologia (del genere adatto o meno ai passeggini, percentuale di aree verdi e urbane, fermate metro o bus più vicine e possibili connessioni con altri trek), la storia. Il tutto accompagnato da foto e da una cartina identificativa del tracciato. La domanda ora è: quando si parte? L’editore propone tra aprile e maggio le escursioni descritte nel libro, escursioni che “avverranno sempre, salvo diluvio, e verranno nel caso riproposte” e ci sarà anche una guida d’eccezione, l’autore.

I 15 trekking sono fatti per chi ha voglia di gironzolare, di darsi una meta ma anche di ritornare sui propri passi, assaporare pause e accelerazioni, un po’ come fanno i flâneur, termine francese con cui si indica qualcuno che, tra le vie di Parigi (dove sembra sia stata inventata questa filosofia), è guidato dal tempo “che ti scorre nei piedi, ma soprattutto dagli occhi, dal tuo fiuto”, spinti da suoni, odori, curiosità. Ma qui noi “divaganti” o “gironzolanti”, perché flâneur non ha una vera e propria traduzione italiana, di tutto questo ce ne abbiamo un bel po’, tra le strade di Roma. Ciascuno di questi itinerari urbani è accompagnato da una scheda tecnica che ne disegna la tipologia (del genere adatto o meno ai passeggini, percentuale di aree verdi e urbane, fermate metro o bus più vicine e possibili connessioni con altri trek), la storia. Il tutto accompagnato da foto e da una cartina identificativa del tracciato. La domanda ora è: quando si parte? L’editore propone tra aprile e maggio le escursioni descritte nel libro, escursioni che “avverranno sempre, salvo diluvio, e verranno nel caso riproposte” e ci sarà anche una guida d’eccezione, l’autore.