Anselmo Bucci, il “pittore volante” a Barolo

 Anselmo Bucci in mostra a Barolo

Anselmo Bucci, il “pittore volante” a Barolo

Anselmo Bucci – Maestro del Novecento tra Parigi e la Grande Guerra: è la mostra che fino al 16 dicembre presso l’Aula Picta del Comune, in Piazza Fanetti a Barolo permette di scoprire le opere di questo artista.

L’esposizione è promossa dal Comune in provincia di Cuneo in collaborazione con la Galleria Studiolo di Milano e con Diffusione Italia International Group.

Chi è, Anselmo Bucci da Fossombrone? Nel 1906 è a Parigi, raggiunta dopo un avventuroso viaggio di fortuna in compagnia di Mario Buggelli e Leonardo Dudreville, che sarà suo compagno d’avventura anche nel gruppo dei Sette pittori del Novecento (così battezzato dallo stesso Bucci), gruppo concepito e guidato da Margherita Sarfatti e Lino Pesaro nel 1921 con l’intenzione di riformare e riportare l’Arte Italiana ai fasti del passato, con chiari rimandi stilistici alla grande tradizione italiana dell’Arte del Rinascimento.

Sono anni difficili, di mezzo la Grande Guerra, in cui Bucci combatte in trincea, da volontario nel Battaglione Lombardo ciclisti, assieme a personaggi come Marinetti, Sironi, Funi, Boccioni, tutti artisti combattenti destinati a raccontare con i loro disegni, i loro dipinti e la loro penna, la più sconvolgente vicenda del XX secolo.

Ma Bucci  fu anche scrittore: i suoi appunti, le sue storie e i suoi aforismi gli valsero nel 1930 il premio letterario Viareggio per l’antologia “Il Pittore Volante”. Insomma una personalità poliedrica, come ha sottolineato il curatore della mostra, Vincenzo Sanfo, “che costeggiò il futurismo, e sopratutto raccontò come pochi altri le due guerre mondiali, con capacità espressiva rara, senza cadere nella semplice propaganda, raffigurando uomini, donne, eroismi ed erotismi”.

Da ricordare che l’artista raffigurò viaggi in terre lontane ma progettò anche interni di piroscafi, come il California, il Timavo, la Duchessa d’Aosta).

Nell’occasione, la Galleria Studiolo di Milano presenterà, il primo volume di una serie dedicata al maestro di Fossombrone: “Anselmo Bucci. Disegni, schizzi e appunti. Gli album personali – Volume primo”, un modo per tutelare il lavoro dell’artista e al contempo rendere pubblici, fruibili ed acquistabili dal pubblico splendidi disegni che realizzò nel corso degli anni Venti e Trenta durante i suoi viaggi in Italia, Europa, Medio Oriente e Oriente.
Il  primo volume raccoglie una serie di quattro album con disegni eseguiti tra il Natale del 1929 e il febbraio del 1930, quando Bucci visse tra Parigi e Milano in una non molto chiara “vita anfibia franco – milanese” (secondo una curiosa definizione del critico d’arte Ugo Nebbia del 1930). Vi è pubblicato per la prima volta anche lo schizzo per l’opera “Funerali di un anarchico”, realizzato a Roma nel 1919 con chiare intenzioni futuriste.
L’immagine è Sorelle brianzole, 1932, Collezioni d’arte della Fondazione Cariplo