Alzheimer Fest: io ci sono anche se non mi ricordo chi sono

L’Alzheimer non ferma la festa: ecco Alzheimer Fest

L'Alzheimer Fest ferma l'AlzheimerAlzheimer Fest, seconda edizione: dal 14 al 16 settembre, a Levico Terme, Trento, un fine-settimana in cui divertimento e malattia, sani e malati, ricordi e non, si intrecciano per una festa che vuole dire una cosa importante.

La demenza è una tappa della vita, tortuosa, molto tortuosa, ma vita. Insomma, una festa fatta da chi c’è anche se non si ricorda chi è. L’Alzheimer Fest è dunque un’occasione di incontro per queste persone, “imperfetti sconosciuti”, dall’esistenza fragile, anche dei loro familiari e degli operatori che li seguono. E di mezzo ci sono giornalisti, professoroni, badanti, medici, attori, musicisti, artisti, terapisti, ricercatori. Tutti insieme a raccontare, si legge nel loro sito (http://www.alzheimerfest.it/), “che siamo, come canta Piero Pelù ne “Il mio corpo che cambia”, “in trasformazione”. Chi c’è, c’è (anche soltanto con il pensiero)”.

Perché, diciamola tutta, di Alzheimer e altre demenze si discute tanto ma qui al festival si vuole narrare tutto con gioia, quella di stare insieme, anche se “io non so chi sei e neppure chi sono io”. Il bello è mischiare le competenze e i saperi, per contaminarsi, migliorarsi, essere felici, anche solo per pochi minuti, senza barriere e preconcetti. Tutti uguali al di là della malattia e del ruolo nella società, magari tanta gente che non sa più chi è ma che lo sa che dentro una casa di ricovero si sta male, meglio fuori all’aria aperta. Tutti coinvolti con l’obiettivo di divertirsi pur se non si capisce bene cosa vuol dire. Per un po’ ci sarà sollievo e divertimento e sì, festa, tanta festa.

Perché certo, durante l’Alzheimer Fest si parlerà di ricerche, cure, “stato della situazione”, progetti, ma come una bella festa popolare, appunto.
Si legge tra l’altro nel Bando dell’Alzheimer Fest. Se avete l’Alzheimer, veniteci: c’è posto per voi. Se non ce l’avete, venite lo stesso: si sta come pascià. Siete familiari, caregiver? Questa è un’occasione per non sentirsi soli. Avete un’altra forma di demenza? Vi sentirete in vacanza. Siete appesantiti dalla felicità? Venite a distribuirla! Se siete stanchi di pappine e pappette, mangerete ai quattro palmenti. Insomma, per chi vuole ricrearsi e saperne di più, la cosa migliore è salire lassù… Abbiamo l’Alzheimer, embè?