Google Earth fa scoprire un nuovo (antico) mondo

In tempi di superconnessione, chi poteva immagine che ci fosse un mondo nuovo, mai esplorato, vergine, in cui proliferano piante e animali sconosciuti? Ebbene, questo luogo esiste, è sul Mount Lico in Mozambico, Africa, ed è stato scoperto curiosando su Google Earth.

Non da un curioso qualsiasi, però, bensì da un biologo della Oxford Brookes University, Julian Bayliss che si è reso conto che lì, sulla sommità di quella cima, cioè un antico vulcano inattivo, c’era qualcosa di assolutamente entusiasmante e che ispirava moltissimo.

E allora, gambe in spalle (c’è voluto un po’ di tempo, quasi 5 anni), via a una spedizione ad hoc (lo scorso maggio) che, arrivata in loco, ha messo gli sguardi, le mani e tutti i sensi su una foresta pluviale fino a quell’istante inesplorata e “protetta” dalle pareti del vulcano, 700 metri di altezza.

Il “dream team” di scienziati, una trentina, appartenenti a diversi paesi (Mozambico, Gran Bretagna, Swaziland, Sudafrica) si è trovato di fronte a una biosfera praticamente intatta, un sogno appunto per gente come loro, protagonisti di un’avventura che ricorda tanto quelle fantastiche di Jules Verne.

Dopo una sola spedizione, gli scienziati hanno già trovato una nuova specie di farfalla e una di topo che devono ancora essere classificati. Ma le aspettative sono tante poiché l’intatto l’habitat di Mount Lico sarà ricco di inattesi incontri, flora e fauna, in grado di svelare tanti comportamenti e caratteristiche fino ad oggi inimmaginabili.

Già Bayliss ad esempio aveva esplorato altre aree vicine, la zona di Mount Mabu, una catena montuosa di 1.700 metri che appare nel bel mezzo di una savana con la sua foresta pluviale di alta quota in cui hanno scoperto il cosiddetto “lumacone fantasma”, un rettile a metà strada tra un serpente cieco e una lucertola. Ma il Mount Lico è un ecosistema ancora più isolato e ne mostrerà, di esseri nuovi, un “ritorno al passato” di grande fascino.