Salviamo l’orsetto Paddington!

L’orsetto Paddington a rischio (nella realtà)

Salviamo l'orsetto Paddington

Brutti momenti per l’orsetto Paddington, alla soglia dei suoi primi sessant’anni: a giugno lo ha lasciato il suo papà, il disegnatore Michael Bond, e attualmente le foreste peruviane da dove proviene sono a forte rischio ambientale. Ne ha parlato qualche giorno fa il Corriere della Sera: negli ultimi 25 anni il suo habitat d’origine, le foreste pluviali del Perù, ai piedi delle Ande, sono state sacrificate per lasciare posto alle coltivazioni industriali di coca, cacao, caffè: il posto degli alberi se ne va via al ritmo di oltre 94mila ettari all’anno.

E dell’Unione internazionale della conservazione della natura considera estremamente “vulnerabili” gli orsi con gli occhiali cui appartiene Paddington, specie endemica del Sudamerica che vive anche in Ecuador, Colombia, Venezuela, Bolivia. Se Paddington decidesse di tornarsene a casa, non troverebbe più i grossi spazi che c’erano alla sua partenza.

Michel Bond ha inventato le storie di questo personaggio amatissimo dai bambini di tutto il mondo nel 1958, quando presentò un racconto il cui protagonista era un orsetto con cappello, cappottino e stivaletti da pioggia, arrivato alla stazione ferroviaria di Paddington, Londra (da cui il nome): il curioso viaggiatore era dotato di un cartello su cui si leggeva “Per favore, prendetevi cura di questo orso, grazie”. Un appello accolto dalla famiglia Brown, che lo adottò con grande gioia. Un successo per l’orsetto, da allora, tanto che le sue storie, film, serie televisive, e soprattutto 20 libri, hanno avuto anche una versione in latino (tra le 35 milioni di copie tradotte ovunque).

Gli orsetti Paddington veri (gli orsi con gli occhiali o orsi andini) troveranno protezione nella loro realtà al momento così difficile? Qualche uomo deciderà di non togliere loro i boschi dove vivevano felici (una volta)?