Menorà: culto, storia e mito, la mostra a Roma

Vaticano e museo ebraico insieme per la Menorà

Menorà la mostra a Roma

 Si intitola “La Menorà: culto, storia e mito” ed è una mostra che per la prima volta vede insieme i Musei Vaticani e il Museo Ebraico di Roma. Un grande evento dal punto di vista culturale ma pure dal grande significato per il dialogo interreligioso.

Con un unico biglietto si può accedere sia al Braccio di Carlo Magno in Vaticano sia al Museo Ebraico, presso la Sinagoga di Roma. Cosa c’è in esposizione? 130 pezzi straordinari. In Vaticano se ne possono vedere 120, un’altra decina al Museo Ebraico, tutti legati alla raffigurazione del candelabro saccheggiato dai Romani di Tito a Gerusalemme nel 70 dopo Cristo.

Fino al 23 luglio si possono ammirare tutte le declinazioni legate alla Menorà (alla romana, senza h finale), dall’antichità fino all’arte contemporanea che raccontano le storie e il mito legate a quello che Alessandra di Castro, direttrice del Museo Ebraico di Roma, ha definito “un candelabro che porta dei simboli potentissimi, simbolo identitario del popolo ebraico”.

Iscrizioni, lucerne, eputaffi, codici, bibbie, lastre marmoree, dipinti di diversa provenienza. Tra i tanti, i monumentali candelabri provenienti dal Santuario della Mentorella vicino Roma, dal Duomo di Pistoia e da quello di Prato, dalla cattedrale di Palma de Majorca.
Ci sono anche una pietra incisa a bassorilievo risalente al I secolo, proveniente dal sito dell’antica sinagoga di Magdala, in Galilea, scoperta solo pochi anni fa, e i disegni preparatori per Triumphs and Laments, i graffiti di William Kentridge lungo i muraglioni del Tevere.Tutti oggetti che provengono da vari musei del mondo.
Ma che fine ha fatto la “vera” Menorà? Dopo essere stata portata a Roma, fu razziata dai Vandali di Genserico durante il sacco del 455. Si dice sia stata poi portata a Costantinopoli ma le sue tracce si sono perse. Ogni tanto, però, il desiderio di riaverla è così forte da vederla sbucare qua e là, persino in una operazione di dragaggio nel Tevere, nel 1878. Nulla, però, al momento possiamo solo godere delle immagini di questa mostra-evento, un ammaliante racconto che passa di epoca in epoca.
Gli orari. Braccio di Carlo Magno: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato 10-18; mercoledì 13-18, ultimo ingresso 17 (no domenica e 29 giugno). Museo Ebraico di Roma: da domenica a giovedì 10-18 (ultimo ingresso ore 16.15); venerdì 10-16 (ultimo ingresso ore 15.15). No sabato, 31 maggio, 1 giugno.