Ma quanto parlano gli alberi!

Alberi da ascoltare

Wohlleben-Alberi da ascoltare

Non è da molto che gli scienziati si sono resi conto di come gli alberi comunichino tra loro, dandosi veri e propri allarmi se necessario, mettendosi in guardia l’un con l’altro quando c’è un pericolo in atto.

Si tratta di una comunicazione chimica con il rilascio di sostanze captate dai diversi vegetali. Un linguaggio diverso dal nostro, non verbale che, a saperlo ascoltare e ‘tradurre’, può dare a noi esseri umani tante informazioni, in un chiacchiericcio assolutamente positivo.

Lo racconta con grazia e leggerezza Peter Wohlleben nel suo “La saggezza degli alberi” (Garzanti, € 16 nell’edizione cartacea). E lui di questo argomento è un vero esperto, visto che dopo venti anni di servizio come guardia forestale gestisce attualmente un bosco nei pressi di Hummel, nella regione di Eifel, tra la sua Germania e il confine con il Belgio.

Ma soprattutto Wohlleben è un appassionato di questi giganti verdi che, scrive, sono un po’ come gli esseri umani, poiché dall’osservazione del loro aspetto fisico, del loro approccio verso l’ambiente (tipo se sono storti, spogli, magrolini o meno…), ci dicono come stanno e cosa vogliono. “Quando si sa dove e cosa guardare, queste piante giganti sono come un libro aperto”, sottolinea. Soprattutto, ci fa comprendere come gli alberi hanno in se stessi davvero un potenziale sorprendente. Avete mai pensato infatti a come si nutrono? Al contrario degli animali, se ne stanno là, fermi, eppure si saziano con soddisfazione.

Ci vuole una bella strategia, per una cosa del genere, no? Del resto, sono state le piante i primi esseri a sbucar fuori dall’acqua della Terra primordiale e a colonizzarla. Gli animali sono arrivati molto molto tempo dopo. Dunque la loro intelligenza non si discute. Lo scrittore va oltre, poiché il suo obiettivo è quello di ascoltare a tutto tondo la voce insolita degli alberi, per aiutarli nel loro benessere e anche nel nostro. Chi vuole rinunciare alla loro ombra in un caldo giorno estivo o a gustare i loro succosi frutti? Senza considerare il fascino indubbio in inverno, quando rami e rametti regalano ai diversi rappresentanti look curiosi e inimmaginabili con le fronde. E che dire delle cortecce dalle texture incredibili? Poiché, come sostiene monsieur Peter, “melo o nocciolo, platano o pino silvestre, betulla o faggio che sia, ogni albero ha molte storie da raccontare. Storie che lo hanno plasmato per quello che è, che hanno lasciato cicatrici profonde nella sua corteccia e nella sua essenza, rendendolo unico”.
Questa guida insegna dunque a conoscere, di più, a capire, gli alberi che ci circondano, in un “corso di lingua davvero particolare”, rendendoci anche contro, inoltre, di quali siano i rappresentanti migliori per rendere ancora più belli e felici i nostri spazi verdi, grandi o piccoli.