La rete dei cammini del Lazio: realtà tra natura e cultura

Lazio: una legge per la rete dei cammini

Rete dei cammini del Lazio

 Stanziati 700mila euro per una legge che tutela il turismo lento e sostenibile, fatto d’arte, storia, cultura, attraverso una rete di cammini che è in realtà un mosaico di iniziative, tra vie consolari, percorsi culturali, sentieri, pellegrinaggi, itinerari che iniziano da lontano e attraversano il ricco patrimonio italiano.

Tutti d’accordo, al Consiglio regionale del Lazio al fine di promuovere, valorizzare, mantenere ‘in salute’ la rete dei cammini del Lazio (Rcl). Il che significa non solo parlare appunto dei grandi itinerari culturali europei, come la via Francigena, ma i tanti percorsi storici, religiosi, culturali e paesaggistici di cui è intersecata la nostra Italia e in particolare il Lazio.

Non solo l’Appia, l’Ardeatina, la Cassia, ma anche i percorsi escursionistici, quelli delle aree naturali protette e i pellegrinaggi di tradizione religiosa popolare centenaria nel cui itinerario è compresa una basilica. E così la legge riconosce quattro nuovi itinerari: il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Francesco, il Cammino della Luce – Via Amerina e il Cammino dei Parchi.

Tra le novità, anche l’istituzione di nuove strutture ricettive extralberghiere, le “case del camminatore”, che forniranno ai camminatori alloggi e servizi, compresa la somministrazione di alimenti e bevande. Lungo gli itinerari culturali europei, inoltre, i privati, gli enti o le associazioni senza fini di lucro potranno offrire gratuitamente ospitalità a pellegrini e camminatori. Il sistema dei percorsi sarà individuato, classificato e descritto nel catasto della Rcl, i cui dati saranno accessibili come “open data”.
Un modo per mettere a disposizione di tutti le vere miniere d’oro del nostro paese, i suoi paesaggi, le sue chiese e i suoi monumenti, i suoi percorsi e i suoi cammini. Nell’immagine, uno scatto di Luca Casartelli relativo alla via Francigena.