La guerriera vichinga che stupisce

Scoperti resti di una guerriera vichinga

Scoperti-resti-di-una-guerriera-vichinga

 Sono di una guerriera vichinga i resti di un corpo umano trovati 130 anni fa nella Svezia centro-orientale, in una delle tremila sepolture del villaggio di Birka.

C’è voluto tempo, evidentemente, ma con le attuali tecnologie (come l’analisi del Dna) il responso è certo: quel che rimane di quello scheletro è assolutamente femminile. E si tratta di vestigia appartenenti a un’importante donna, visto che è stata sepolta come i grandi guerrieri maschi con gli scheletri di due cavalli sacrificati allo scopo, assieme alla sua spada e ad altri inequivocabili segni di potere, scudi, coltelli, asce, frecce, persino un kit completo costituito da tavoletta ed asticelle che, secondo gli studiosi, i capi vichinghi usavano per pianificare e organizzare le loro battaglie.

In realtà, i vichinghi non erano esattamente tanto misogini, poiché in alcune sepolture sono stati scoperti corredi di donne-soldato. Ma mai, fino ad ora, erano oggetti così prestigiosi. Dunque, il lato femminile della società vichinga è possibile sia stato fino ad oggi sottovalutato, perché probabilmente c’erano capi militari donne.

Tanto che l’American Journal of Physical Anthropology, in cui è stato pubblicato l’articolo relativo alla identificazione dei resti, ha definito lo studio eccezionale, poiché la visione sugli usi e i costumi del popolo vichingo è ora del tutto diversa dal passato, grazie a questa guerriera che, secondo le ricerche, doveva avere circa 30 anni ed era alta un metro e 70, mica poco per gli standard del tempo.
I frammenti ossei che hanno permesso di ricostruire lo scheletro risalgono a un intervallo di tempo attorno al 700 dopo Cristo. La tomba della condottiera è su un pendio, vicino a un forte e a un villaggio di una certa valenza, che aveva grossi rapporti commerciali con altri luoghi dell’antica Svezia: e, tra le altre migliaia di sepolcri, molti sono ancora da esplorare e potrebbero rivelare ulteriori spoglie di comandanti femmine.