La bella storia del bambino farfalla

Bambino farfalla: storia a lieto fine

Bambino farfalla storia a lieto fine

L’hanno definito così, bambino farfalla, per via di quella sua pelle fragile fragilissima al pari delle ali di una farfalla, appunto.

Era anche lui un bambino farfalla, Hassan, siriano, che ora ha 9 anni e, qui la bella notizia, sta bene. Lo ha salvato un intervento innovativo dei medici del Centro di Medicina Rigenerativa ‘Stefano Ferrari’ di Unimore (Modena e Reggio Emilia). Il piccolo fin dalla nascita mostrava i sintomi di una malattia rara, l’Epidermolisi Bollosa che rende la pelle facile a sfaldarsi e a riempirsi di pustole e piaghe molto dolorose, perché c’è un difetto nei geni responsabili della produzione delle proteine che servono a tenere insieme derma ed epidermide.

Insomma il bimbo “perdeva” letteralmente pezzi di pelle, con diagnosi infausta. Ma i medici hanno combinato cellule staminali e terapia genica, in modo da ricostruire in laboratorio la pelle di Hassan, con il gene corretto, però.

Il tutto si è svolto presso l’Ospedale di Bochum, in Germania tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, con diversi interventi che hanno sostituito la pelle non buona con quella geneticamente corretta coltivata nei laboratori di Modena (lembi di dimensioni tra 50 e 150 centimetri quadrati). La pelle “buona” ha insomma attecchito nei mesi successivi ai trapianti e così “rigenerata” ha aderito allo strato sottostante, il derma, senza originare vesciche e rinnovandosi regolarmente.
Dell’importante lavoro ne ha dato notizia per prima la prestigiosa rivista “Nature”. Il team dei super medici che hanno salvato la pelle ad Hassan, letteralmente e praticamente, sono coordinati da Michele De Luca. (foto njfamily.com)