Il poeta del paesaggio: Teodoro Wolf Ferrari

Teodoro Wolf Ferrari e il suo straordinario paesaggio

Teodoro Wolf Ferrari poeta del paesaggio

Uno sperimentatore, Teodoro Wolf Ferrari, il pittore veneziano che della sua arte scriveva: “Così io ho capito la Pittura di paesaggio dopo trent’anni di prove e di esperimenti, rinunciando di farla mia con i miei pennelli e colori, fissando il massimo che Essa permette in quel pochissimo tempo che mi è dato, poiché essa è assai mutevole e non vuol essere annoiata”

Una mostra a Conegliano, fino al 24 giugno, racconta in oltre 60 opere proprio questa mutevolezza che il  “poeta del paesaggio” disegna con dipinti, acquarelli, pannelli decorativi, vetrate, studi per cartoline.

Nei suoi lavori il colore è steso ora con precisione e piccoli tocchi, ora con pennellate sicure e veloci, utilizzando i toni caldi del marrone e dell’arancio e i toni freddi nelle varie gradazioni di verde, offrendo una rappresentazione di grande effetto e in grado di suscitare emozioni, rendendo il paesaggio e le sue variazioni con estremo lirismo. Il visitatore è anche accompagnato da un percorso sonoro, con i brani del fratello di Teodoro, il compositore Ermanno Wolf Ferrari.

Fantastici certi quadri (come in foto l’olio su tela “Betulle e glicini” del 1919), in cui fiori e alberi picchiettano lo spazio in una delicate cromie che creano una meravigliosa continuità dalla terra al cielo.
Dove: a Conegliano, Treviso, Palazzo Sarcinelli, Via XX Settembre 132. Quando: martedì – giovedì 9/18; venerdì – domenica 10/19. Chiuso il lunedì. Info: http://www.mostrawolfferrari.it/it/