Garden Tourism: viaggi tra piante e giardini

Andar per giardini: è il Garden Tourism

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Arriva il Garden Tourism anche in Italia: finalmente il nostro paese potrà essere ammirato andando alla scoperta di quei luoghi meravigliosi e talvolta un po’ (troppo) nascosti che sono giardini e pure vivai, piccoli-grandi incanti in cui (letteralmente) perdersi.

La tendenza, che arriva dal mondo anglosassone in cui andar per giardini è una pratica felice da sempre, sarà declinata in tante forme nel Flormart, il salone internazionale del florovivasimo, architettura del paesaggio e infrastrutture verdi, la cui 68ma edizione si svolgerà dal 21 al 23 settembre a Padova, sede del più antico orto botanico universitario del mondo, fondato nel 1545.

Sul Garden Tourism, nel febbraio scorso, si è tenuto un forum internazionale alle Azzorre, in Portogallo, da cui è emerso che negli Stati Uniti, ad esempio, i visitatori di giardini superano addirittura quelli di Disneyworld, mentre nel Regno Unito sono state circa 20 milioni le persone in visita ai giardini del National Trust tra il 2013 e il 2014, mentre in Francia i giardini del Castello di Vllandry fanno 350mila ingressi all’anno. E anche in Italia si può avere un turismo che sia legato ai giardini e ai vivai.

La Flormart quest’anno ha stretto una partnership col Radicepurafestival, che ha debuttato quest’anno a Giarre e che si concluderà il 21 ottobre: un mix di design e natura ma anche di installazioni artistiche, workshop e laboratori, organizzati dalla famiglia Faro, che tra l’Etna e il mare Ionio gestisce una delle più importanti aziende florovivaistiche italiane, oltre ad un parco botanico composto da 14 giardini, con 800 specie e 5mila varietà di piante. Un’attività che si è diversificata fino all’ospitalità alberghiera, con la dimora ottocentesca Donna Carmela (http://www.donnacarmela.com/), dove sono a disposizione natural lodge costruiti secondo i dettami della bioarchitettura, a cui fanno da corollario un ristorante e le cantine Pietradolce. Al binomio vivai-turismo non sfugge Pistoia, capitale italiana della cultura, in cui ci sono importanti vivai come il Mati 1909, che al suo interno ha anche l’Accademia Italiana del Giardino e un rinomato ristorante agrituristico, il “Toscana Fair” (http://www.toscanafair.it/). La voglia di sperimentare non manca e la Mati ha appena lanciato il Giardino terapeutico dedicato alle persone affette dall’Alzheimer.

Nell’Agro Pontino, nel Lazio, sta nascendo poi l’ambizioso progetto dei vivai Aumenta relativo a un parco botanico che riunisca in un unico luogo le principali piante del patrimonio florovivaistico terrestre: è il “Parco dei Continenti” che punta a rappresentare la biodiversità dei cinque continenti, Europa, Asia, Africa, America, Oceania in un solo al luogo al centro dell’Italia.
I vivai hanno anche messo su l’agriturismo “Il lago delle ninfee” (http://www.agriturismoaumenta.it/), a Priverno (Latina). Si tratta di due antichi casali ristrutturati immersi in un parco di circa 9 ettari, allestito con piante secolari della macchia mediterranea.