Coltivare e custodire per la sostenibilità ambientale

Sostenibilità ambientale: Coltivare e custodire

Coltivare e costruire a Pollenzo

La sostenibilità ambientale si conquista anche attraverso le buone pratiche, obiettivo di “Coltivare e Custodire”, annuale appuntamento che le Aziende Vitivinicole Ceretto e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo hanno ideato in continuità con il passato Premio Langhe Ceretto, ponendo al centro, in questa nuova versione, gli ‘intellettuali della terra’.

Il tema di questi appuntamenti girano attorno a: “La rivoluzione dell’orto”, con tavole rotonde tra intellettuali, scrittori e scienziati, incontri con creatori di idee e progetti innovativi, laboratori didattici per favorire riflessioni sui valori e sulle azioni che orientano e guidano verso atteggiamenti di vita e di lavoro sani, etici e sostenibili.

 “Coltivare e Custodire” inizia venerdì 22 giugno, alle ore 15, con un’anteprima a Pollenzo: il conferimento da parte dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo della laurea honoris causa ad Alice Waters, una delle più importanti e influenti figure mondiali della gastronomia degli ultimi cinquant’anni e che ha fornito un contributo fondamentale nella definizione del valore culturale, etico e sociale del cibo e della cucina. Ha infatti puntato su due aspetti fondamentali: il primo è la diffusione della cultura dell’alimentazione biologica e stagionale, il secondo è la promozione dell’educazione al cibo nelle scuole. Gli altri eventi, fino al 23 giugno, si terranno tra la stessa Pollenzo e la Tenuta Monsordo Bernardina-Alba.

 Carlo Petrini, fondatore di Slow Food Internazionale, ha dichiarato: “Coltivare e Custodire è l’occasione per dar spazio agli intellettuali della terra, a quelle persone che nella quotidianità si prendono cura del pianeta e lo tutelano, per far sì che possano condividere con gli altri le loro buone pratiche e al contempo per dir loro ‘bravi, continuate così!’.
Nei duegiorni saranno pure festeggiati i vincitori del Premio dedicato alla sostenibilità ambientale (prima edizione), autori di progetti di salvaguardia, difesa dell’ambiente e valorizzazione sociale, che racconteranno durante l’incontro le proprie esperienze. Il premio italiano va a Nicola Del Vecchio che è diventato un punto di riferimento per l’agricoltura molisana; quello straniero a Eymundur Magnusson che ha avviato negli anni settanta un’imponente opera di rimboscamento; infine il premio del tema specifico dell’anno, “La rivoluzione dell’orto”, a Mohamed Abdikadir che, in un contesto difficile come la Somalia, ha contribuito alla nascita di oltre 100 orti all’interno del progetto “Orti in Africa” di Slow Food.
Per saperne di più: www.coltivarecustodire.com

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